I moderni progetti edili prevedono molti elementi in vetro nelle nostre case – oggi non sono una novità i mobili in vetro, i tavoli, finestre incredibilmente grandi o porte per terrazzo. Gli architetti si inseguono nei pensieri e soluzioni originali, ottimamente utilizzando la funzionalità e l’estetica del vetro. È questo per noi – utilizzatori – sempre sicuro?
Bisogna a questo punto pensare che resistenza alla rottura possieda un certo vetro. Ci informa su questo la classe di sicurezza del vetro: la scala da P1A – la meno resistente agli urti, a P8B – la più elevata classe di sicurezza.
Se vogliamo utilizzare la resistenza ottimale agli urti dobbiamo montare vetri di classe da P2A a P4A – sono vetri dalle proprietà anti-effrazione. Hanno nella loro costruzione un foglio PVB (i vetri sono uniti ad esso), ciò aumenta la resistenza alla rottura e in caso di eventuale danno protegge dal diffondersi dei pezzetti di vetro. Quanto più vetro e strati di fogli tanto più il vetro sarà resistente (P2A – due strati di fogli, P4A – quattro strati).
Elevata resistenza alla rottura caratterizza anche il vetro temprato. La sua produzione consiste nel sottoporre la lamina di vetro a lavorazione termica (riscaldamento e poi raffreddamento), grazie a questo cambia esso la propria microstruttura, il che aumenta la tenuta ( anche di qualche volta rispetto al normale vetro) e innalza la tolleranza ai cambi di temperatura. Il vetro temprato alla rottura si divide in pochi pezzi dai bordi smussati, il che protegge dal ferirsi.
Gli elementi di vetro nelle nostre case sono di sicuro eleganti e molto alla moda, bisogna però ricordare che oltre il proprio moderno devono essere prima di tutto sicuri.