L’edificio passivo utilizza l’energia della radiazione solare, che cade attraverso la finestra, con la contemporanea limitazione del passaggio del caldo verso l’esterno. In altre parole, negli investimenti passivi non è necessaria l’ulteriore impianto di riscaldamento oltre a quello „naturale”, che agisce grazie all’opportuna integrazione dell’ambiente con l’edificio..L’idea di passività è presa proprio dalla natura e dal funzionemento in accordo con la sua armonia. Progettando l’edifico passivo dobbiamo avere presente proprio tale filosofia – non adattiamo l’ambiene al nuovo progetto, ma l’edificio che si erige deve entrare in interazione con l’ambiente.
In relazione a questo decidendosi per l’edificio passivo in prima battuta dobbiamo prendere in considerazione la zona climatica, nella quale l’investimento verrà realizzato.Le zone climatiche possono significativamente differenziarsi per condizioni del tempo, e questo ha un grande influsso sulla necessità dell’edificio per l’energia per il riscaldamento. Quasi tutta l’Europa (con l’eccezione delle penisole meridionali, dove domina il clima subtropicale e delle aree all’estremo nord – area circumpolare) si trova nella zona a clima temperato, gli edifici passivi su questo terreno devono soddisfare certi parametri. Devono caratterizzarsi per un basso fabbrisogno di energia termica, ammontante a 15 kWh/(m2a), il che dà 1,5 litri di olio combustibile per m2all’anno. A questo punto bisogna ricordare anche su un altro essenziale parametro delle case passive europee, che è il fabbrisogno di energia per scopi vitali (per es. Riscaldare l’acqua, ventilazione, corrente elettrica), che assieme durante l’anno non può superare i 120 kWh/(m2a).
Un’altra importante questione per la progettaione dell’edificio passivo è la collocazione dell’edificio rispetto ai lati della luce e la cosidetta caratteristica termica dei locali. Le superfici in vetro più grandi devono essere indirizzate a sud ( allora l’utilizzo dell’energia sarà inferiore).
Bisogna anche ricordare sulle ulteriori serrande esterne (consigliamo il nostro articolo: „Serranda esterna per finestre –avvolgibile”), che nel periodo estivo prevengono l’eccessivo riscaldamento dei locali.
Per la progettazione interna dell’edificio bisogna rivolgere attenzione alle funzioni che un dato loale dovrà svolgere. In relazione a questo le superfici igienico-sanitarie (ossia là, dove abbiamo bisogno di più caldo,) devono essere collocate lontano dalle superfici esterne dell’edificio, così da evitare le maggiori differenze di temperatura. Analogamente, la localizzazione dei luoghi come le scale, le dispense i magazzini, è la parte nord dell’edificio, possibilmente il più vicino alle pareti esterne . Per primo, questi locali non hanno bisogno della luce del giorno o del caldo, e per secondo costitueranno qualcosa del tipo del cuscino termico. Un simile cuscino sarà il giardino invernale localizzato dalla parte sud – non richiede esso riscaldamento, ma grazie alla facciata vetrata sarà un ideale trasmettitore di energia gratis dalla radiazione solare. Oltre alle suddette regole concernenti la progettazione delle case passive ne esiste ancora una gamma di altre, che vale la pena ricordare. (per es. L’essere messo in ombra dagli edifici vicini o la protezione dal vento).
Così quindi, nell’edilizia passiva, sono valide non solo le tecnologie utilizzate, ma anche il modo della loro integrazione con il mondo che le circonda.